18 domande che forse non ti sei mai fatto sul mondo dell’energia.
Tutti noi, sotto vesti diverse, abbiamo avuto a che fare nelle nostre vite con dei bambini tra i 3 e i 4 anni, quando sono nella fase della scoperta del mondo e continuano a fare domande, le più strane e bizzarre (dal nostro punto di vista): è la famigerata fase dei perché.
L’altro giorno, ad esempio, Francesco, 4 anni e mezzo, mentre gli spiegavo il motivo per cui sul tetto della mia casa ci sono dei pannelli solari, mi ha chiesto folgorandomi: “Zio, perché i raggi del sole quando attraversano lo spazio non si raffreddano?”
Allora ho provato a mettermi nei panni di un bambino e di getto ho scritto le prime domande che mi passavano per la testa, senza preoccuparmi troppo se fossero “sagge” o meno… un po’ per gioco o po’ per vedere l’effetto che avrebbe fatto…
Ecco quello che è saltato fuori.
Perché del fotovoltaico tutti pensano di saper dire sempre qualcosa di sensato e definitivo e poi si scopre che la maggior parte delle persone ha in testa solo qualche pregiudizio?
Perché in Italia si sono installati così pochi impianti fotovoltaici – enti pubblici in primis? E già sento in sottofondo i mormorii di disapprovazione : non è vero, l’Italia è ancora il terzo paese al mondo per installato, ci sono più di 520.000 impianti per più di 17 Giga Watt di potenza installata (a proposito, ma siamo sicuri che tutti sanno cos’è un GW? Che differenza c’è tra energia, potenza, calore e temperatura? Magari ne parliamo in altro post)?
Perché siamo tanto informati sui nostri piani tariffari telefonici e se domando a qualcuno quanto consuma di elettricità e gas a casa sua, quanto paga un kWh elettrico o un m3 di metano, la maggior parte delle persone brancola nel buio? Ma sono soldi tuoi, come fai a non saperlo? Risposta tipica: tanto devo pagare comunque… Se vuoi conoscere esattamente i tuoi consumi, dai un’ occhiata qui!
Perché buttiamo tanti soldi nelle banche, in complicati piani di investimento che nemmeno chi ci vende conosce, nel debito pubblico (quindi anche tuo e mio, non degli altri) , nel gioco (vera e propria tassa sui poveri), e se poi qualcuno ci parla di efficienza energetica nella nostra casa lo guardiamo come un marziano che si vuole intrufolare nel nostro mondo?
Perché siamo tranquillamente disposti a spendere parecchie migliaia di euro per un automobile o una cucina di marca ( il cui valore d’uso è praticamente uguale a quello di una cucina IKEA) mentre non siamo disposti a investire meno della metà per qualcosa che dura agevolmente trent’anni, ci fa risparmiare ed aumenta il valore della nostra casa?
Perché c’è ancora così tanta diffidenza verso le pompe di calore (in fondo abbiamo tutti un frigorifero in casa e molti anche il condizionatore)?
Perché la gente si preoccupa dei campi magnetici solo quando le si parla di fotovoltaico? Campi magnetici che peraltro il fotovoltaico non produce!
Perché nell’epoca della tecnica, delle scienze esatte, dell’informazione e della comunicazione, la razionalità e la capacità critica si sono così intorpidite e le persone scelgono e decidono guidate per lo più dalle suggestioni, i sentimenti, le immagini e non da un principio logico?
Perché nelle piccole e medie imprese ci si lamenta tanto dei costi energetici (in Italia tra i più alti in Europa) e poi così pochi si sono installati un impianto fotovoltaico, con un evidente guadagno in termini di maggior competitività in primis verso i propri concorrenti diretti?
Perché siamo liberi di consumare ma non di produrre?
Perché il km 0 nel cibo e non anche nell’energia?
Perché insistere nel energie fossili, per le quali si sono fatte e si fanno le guerre?
Perché l’energia deve per forza essere nelle mani di pochi?
Perché non ci dovrebbe essere democrazia anche nella produzione e nel consumo dell’energia?
Perché “… ma il fotovoltaico produce energia quando non serve, di giorno, e la sera quando ne ho bisogno è inutile …” e poi se parli di batterie di accumulo ti dicono che non convengono, che la tecnologia non è matura, che il piombo (tecnologia oggi superata dal litio), che lo smaltimento, che l’ingombro, che… ?
Perché è bello e comodo mettere le lenzuola d’estate sui solari termici?
Perché siamo uno dei popoli meno rispettosi della pulizia del nostro ambiente, gettiamo cartacce e immondizia ovunque, ma quando si tratta di fotovoltaico sembra che l’unica preoccupazione sia lo smaltimento dei moduli a fine vita (i moduli sono riciclabili per più del 90% e tutte le case produttrici devono aderire ai consorzi di smaltimento – PVCycle/Cobat)?
Perché … questo perché lo lascio a te… inseriscilo nei commenti qui sotto!
Francesco mi sta chiamando, deve chiedermi qualcosa di importante, scusate ma non posso farlo aspettare, vorrà dire che continuerò un’altra volta, così vi racconterò cosa ho risposto alla sua prima domanda…