Il tema del fotovoltaico con accumulo è uno dei più discussi quando si parla di energie rinnovabili. Installare delle batterie di accumulo insieme ai pannelli solari può portare vantaggi significativi, ma non sempre conviene: tutto dipende dai consumi, dalle abitudini e dal dimensionamento dell’impianto.
In questo articolo analizziamo quando il fotovoltaico con accumulo conviene e in quali casi, invece, l’investimento rischia di non essere vantaggioso.
Ti risponderò nel modo più chiaro e semplice possibile, se qualcosa non dovesse essere chiaro scrivilo pure nei commenti, ti risponderò volentieri!
Parto subito dicendoti che accumulare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico comporta sicuramente dei vantaggi:
- Abbattimento dei costi per l’energia
- Autonomia energetica
- Aumento valore dell’edificio
- Detrazione fiscale 50%
- Grandi benefici per l’ambiente
Bisogna però precisare che non è tutto oro quello che luccica, ci sono dei casi infatti nei quali installare delle batterie di accumulo equivale a buttare via i tuoi soldi!
Quando conviene installare degli accumulatori per fotovoltaico?
Installare il fotovoltaico con accumulo conviene se:
- I tuoi consumi sono superiori a 3500 kWh/anno
- I tuoi consumi elettrici sono destinati ad aumentare (piastra a induzione, auto elettrica, pompa di calore, ecc)
- Hai già un impianto fotovoltaico e vuoi aumentare l’autoconsumo rendendoti più autonomo
- Vuoi risparmiare sui costi della corrente
- Scegli l’installatore di fotovoltaico che ti offre le giuste garanzie
Accumulatori per fotovoltaico: Quando non servono
Non sempre un impianto fotovoltaico con accumulo è conveniente, ci sono delle situazioni nelle quali non conviene assolutamente.
Ci sono molti i casi in cui le batterie di accumulo non sono vantaggiose, cioè i benefici che si possono avere dall’accostare un sistema di accumulo ad un impianto fotovoltaico non giustificano i costi di installazione. Ecco i 2 casi più frequenti dove non conviene installare nessun sistema di accumulo:
- Hai bassi consumi e un impianto fotovoltaico che è molto sottodimensionato.
- Hai consumi molto elevati e poco spazio sul tetto
Caso numero 1: Bassi consumi
Se i tuoi consumi sono davvero molto bassi (se vivi da solo e sei spesso fuori casa per esempio) le batterie di accumulo NON SONO LA SOLUZIONE GIUSTA PER TE.
Se hai già un impianto fotovoltaico molto sottodimensionato rispetto ai tuoi consumi le batterie di accumulo NON SONO LA SOLUZIONE GIUSTA PER TE (in questo caso il primo investimento da fare è un aumento della potenza del’impianto).
La situazione più comune che mi sono trovato ad analizzare è quella di una persona che vive sola in casa (o al massimo in coppia) e che ha dei consumi annuali inferiori a 2500 kWh/anno.
Tradotto in soldoni si parla di meno di 400 € all’anno di energia elettrica. In questo caso il problema è che servirebbe un impianto fotovoltaico molto piccolo, associato a delle batterie altrettanto piccole.
I costi fissi di progettazione, installazione, opere elettriche, staffe di ancoraggio, ecc rimangono circa gli stessi quindi i tempi di rientro di questo tipo di intervento superano quello che si può ragionevolmente definire “conveniente”.
Non ascoltare chi ti dice il contrario, ci sono buone probabilità che sia in malafede!
Caso numero 2: Hai consumi molto elevati e poco spazio sul tetto
Questo caso è forse il più difficile da valutare per l’utente poco esperto, proverò a farti capire in modo semplice perché devi stare attento e perché la truffa è sempre dietro l’angolo!
Immagina di avere una famiglia molto numerosa con figli piccoli e moglie a casa. Consumi molto sia durante il giorno che nelle ore serali, la tua spesa per l’energia è molto alta e tu cominci (giustamente) a pensare dei modi per risolvere il problema.
In qualche modo (fiere, internet, conoscenze) contatti un’azienda che si occupa di fotovoltaico (forse meglio dire …che vende pannelli) e ti trovi in casa una persona che insisterà per venderti l’impianto fotovoltaico con le batterie di accumulo, con la promessa che risolverai per empre il tuo problema.
In pratica ti dirà: spendi tanto quindi ti conviene il fotovoltaico con accumulo. Niente di più sbagliato!!!
Se sul tuo tetto possono essere installati massimo 3 kW per questioni di spazio, le batterie potrebbero essere completamente inutili per 9 mesi su 12, ora ti spiego perché.
Il concetto è molto semplice: se consumi molto di giorno il tuo impianto (che è sottodimensionato) riuscirà appena a coprire i consumi diretti giornalieri e le batterie arriveranno alla sera ancora scariche!!
Solo nei mesi estivi potrebbe avanzare qualche kilowattora per ricaricare le batterie e trovarle pronte quando servono: la sera!
Quali sono gli svantaggi di un impianto fotovoltaico con accumulo?
Oltre al costo iniziale elevato, ci sono alcuni svantaggi da considerare:
- Investimento che non sempre si ripaga rapidamente
- Necessità di un dimensionamento preciso per evitare sprechi
- Vita utile delle batterie limitata nel tempo (in media 10–15 anni)
- Maggiori spese di manutenzione e sostituzione nel lungo periodo
Quindi attenzione, la tecnologia è neutra, può essere un ottimo affare o un’investimento completamente inutile. Dipende dalle condizioni esterne e dalla situazione particolare in cui si trova la tua abitazione.
La seconda difficoltà, una volta appurato che le batterie siano una soluzione corretta, è il dimensionamento.
Che batterie scegliere per il tuo fotovoltaico con accumulo?
Perché qualcuno ti dice 2 kWh, qualcuno 4 kWh e altri ancora 13 kWh? In questa fase la differenza la fa chi ti propone l’investimento, se ti trovi di fronte a un tecnico, uno che sa di quello che sta parlando, l’approccio è più o meno questo:
- Raccolta dati e informazioni
- Calcolo e dimensionamento
- Offerta tecnica
- Offerta economica
Se invece hai di fronte un commerciale aggressivo, di quelli assunti a rotazione per vendere 2 impianti ai parenti e poi cambiare settore e andare a vendere padelle, noterai subito la differenza:
- Firma qui
- Prezzo fiera
- Firma qui
- Se non firmi oggi poi basta
Ricordati, stai facendo un investimento per il tuo futuro, una settimana in più o in meno a pensarci non farà la differenza!
Quando si deve scegliere la taglia delle batterie di accumulo entrano in gioco molte variabili, le due più importanti sono:
1. Quanto sarà in grado di produrre il mio impianto fotovoltaico?
Su questo punto bisogna andare più nel dettaglio rispetto alla produzione annuale e chiedersi quale sarà la produzione nei vari mesi dell’anno e nelle diverse ore del giorno, per fortuna con un po’ di esperienza e con l’aiuto di alcuni software si riesce a calcolare in modo molto preciso la producibilità mensile.
2. Quanto consuma la mia abitazione e in quali fasce orarie?
I consumi elettrici della tua abitazione dipendono dalle tue abitudini e dalle apparecchiature e elettrodomestici che hai installato, la valutazione può essere fatta stimando la distribuzione oraria dei consumi o misurandola direttamente.
Per eseguire la misurazione dei consumi elettrici è necessario installare un datalogger con lettore ottico sul contatore (pochi minuti di lavoro), attendere una settimana e analizzare i dati raccolti.
Questi due dati importantissimi sono INDISPENSABILI per calcolare quanta energia utilizzi durante la notte, quanto sarà l’autoconsumo diretto del tuo impianto e quanto sarà il surplus di energia proveniente dai pannelli fotovoltaici nei vari mesi dell’anno.
Se ti affidi a chi prova a venderti un impianto fotovoltaico senza questi due dati e sanza fare un dimensionamento preciso, rischi di buttare via i tuoi soldi in investimenti inutili!
Quante ore dura una batteria di accumulo per fotovoltaico?
La durata di una batteria dipende dalla capacità installata e dai consumi. In media:
- Un accumulatore da 5 kWh può alimentare una casa per 5–7 ore
- Un accumulatore da 10 kWh può coprire fino a un’intera notte
La scelta della capacità deve sempre essere fatta sulla base dei consumi reali e della produzione dell’impianto.
Conclusioni: il fotovoltaico con accumulo conviene?
In sintesi:
- Conviene se i consumi sono medio-alti, soprattutto di sera e notte.
- Conviene se l’impianto è ben dimensionato e si prevede un aumento dei consumi futuri.
- Non conviene se l’impianto è troppo piccolo o se i consumi annui sono bassi.
Ricordati: con un attento dimensionamento dell’accumulatore, della potenza dell’impianto e dell’inverter è possibile arrivare a valori di autoconsumo che superano l’80% dell’energia prodotta dall’ impianto, mentre il restante 20% ti sarà pagato dal GSE attraverso i bonifici dello Scambio sul Posto.
Se hai già un impianto fotovoltaico sai già che senza dispositivi che accumulano l’energia prodotta, difficilmente superi il 35% di autoconsumo!
Il consiglio è sempre quello di affidarsi a un installatore qualificato che esegua un’analisi dei consumi e una simulazione dettagliata prima dell’acquisto.
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