Installazione impianto fotovoltaico: 5 cose che devi sapere PRIMA

installazione impianto fotovoltaico
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Vuoi abbattere i consumi elettrici e smettere di dipendere dal tuo fornitore di energia? L’installazione di pannelli fotovoltaici è un investimento che può cambiare la vita della tua casa, rendendola autonoma, efficiente e più sostenibile.

Ma attenzione: non basta firmare un contratto e aspettarsi miracoli. La differenza tra un impianto che produce senza problemi per 25-30 anni e uno che ti lascia solo spese e guai si gioca su dettagli che la maggior parte delle persone ignora.

In questo articolo ti spiego le 5 cose fondamentali da valutare prima di installare un impianto fotovoltaico. Ti aiuteranno a capire se il fotovoltaico fa davvero per te e come evitare fregature.

1. I tuoi consumi

La prima domanda è semplice: consumi abbastanza energia da giustificare l’installazione di un impianto fotovoltaico?

Se vivi da solo, lavori fuori casa e usi poca elettricità, forse non ti serve affatto. Un investimento nel fotovoltaico comincia ad avere senso sopra i 2.300 kWh all’anno.

Sotto questa soglia l’impianto giusto per te sarebbe molto piccolo e quindi poco conveniente, perché i costi fissi di progettazione e installazione sono quasi identici a quelli di un impianto più grande.

E non conta solo quanto consumi, ma anche quando consumi.

Se concentri i consumi nelle ore diurne (ad esempio con lavatrice, lavastoviglie, climatizzatore), la resa dell’impianto aumenta notevolmente. Se invece sei sempre fuori casa e usi la maggior parte dell’energia la sera, rischi di sfruttare molto meno l’autoconsumo.

2. Lo spazio sul tetto

Un impianto fotovoltaico occupa una superficie variabile a seconda della potenza totale e del rendimento dei singoli pannelli.

Supponendo che tu abbia bisogno di un impianto fotovoltaico da 4 kW (la taglia più comune) e immaginando di utilizzare i pannelli più efficienti sul mercato, lo spazio necessario è di circa 15 m² che possono arrivare a circa 20m² in caso di pannelli con un rendimento molto basso.

Per farti un’idea, sul tetto deve esserci un rettangolo libero di circa 15 tegole in verticale per 30 tegole in orizzontale (si tratta di misure indicative, se vuoi approfondire è necessario un sopralluogo di un tecnico).

3. Ombreggiamenti

Domanda tipica: i pannelli fotovoltaici funzionano con il sole diretto o anche solo con la luce diffusa?

Risposta breve: funzionano sempre, sia quando hanno il sole diretto sia in giornate nuvolose ma la produzione in caso di luce del sole diretta è molto più abbondante, fino a dieci volte di più! (anche se qualcuno proverà a raccontarti che il suo pannello è amorfo, è policristallino, è monocristallino, è bla bla bla, e quindi funziona bene anche con l’ombra).

Gli ombreggiamenti evitabili vanno EVITATI come la peste! Se si può evitare di mettere un pannello esattamente dietro ad un camino non c’è ragione per non farlo.

Anche se esistono molti modi per diminuire gli effetti di ombreggiamenti locali (per esempio gli ottimizzatori di potenza), quando è possibile i pannelli vanno messi LONTANI da sfiati, camini, o qualunque cosa possa fare ombra durante la giornata.

Gli ombreggiamenti sono di 2 tipi: ombreggiamenti dovuti all’orizzonte e ombreggiamenti locali.

I primi possono essere valutati sia tramite appositi programmi di calcolo sia direttamente in loco con un sopralluogo (in ogni caso è necessario l’aiuto di un tecnico).

Per quanto riguarda gli ombreggiamenti locali, anche in questo caso il calcolo di un tecnico è assolutamente indispensabile. Il buon senso permette però a chiunque di capire che un albero alto 10 metri più della casa posizionato esattamente davanti all’impianto non aiuta.

Le possibili cause di ombreggiamenti locali possono essere: alberi e piante, camini e sfiati di qualsiasi genere, parti del tetto o della casa con altezze differenti, altri edifici più alti nelle vicinanze.

Ovviamente un’analisi dettagliata degli ombreggiamenti locali può essere fatta solo da personale competente e con strumentazione adeguata. Non considerare gli ombreggiamenti o considerarli in modo sbagliato è la prima causa di scarsa produzione degli impianti fotovoltaici.

4. Orientamento del tetto

Ti potrà sembrare banale ma te lo dico lo stesso per evitare fraintendimenti: i pannelli fotovoltaici rendono meglio se orientati verso SUD.

Hanno una resa ancora molto interessante in tutti gli orientamenti intermedi fra OVEST e EST, arrivano a rendere ancora circa il 90% se orientati a OVEST pieno.

Bisogna invece evitare qualunque orientamento a NORD, anche se solo di pochi gradi, perché il calo di rendimento a parità di tutte le altre condizioni è molto repentino.

Anche a proposito di orientamento ho visto installazioni veramente bizzarre, impianti che non potrebbero arrivare al rendimento previsto neanche se ci fossero due estati all’anno!

La cosa più scandalosa è che ogni tanto mi capita di vedere case con una falda del tetto orientata a sud-est completamente libera e una falda che guarda a nord ovest piena di pannelli fotovoltaici.

5. Altitudine sul livello del mare

Nessuno considera mai l’altitudine del sito di installazione quando si valuta l’installazione di un impianto fotovoltaico (sicuramente non lo farà il tuo elettricista o il commerciale di turno che non sale neanche sul tetto!).

Perché bisogna tenere conto dell’altitudine? Cosa potrà mai succedere? La risposta è di quelle che lasciano a bocca aperta, una considerazione molto tecnica che solo pochi esperti potranno capire: in montagna può nevicare.

Ecco cosa può succedere se non si tiene in considerazione il corretto carico neve. Le staffe che sorreggono l’impianto non hanno sopportato il carico della neve e hanno completamente distrutto tutte le tegole sottostanti causando oltre alle infiltrazioni di acqua anche la rottura del vetro di un pannello.

L’intervento di ripristino delle tegole e sostituzione di staffe e pannello danneggiato è costato al cliente molto più che lo scegliere subito un sistema di staffaggio adeguato.

La colpa ovviamente non è del cliente ma dell’installatore che ha realizzato l’impianto che non ha ben consigliato il cliente sul corretto sistema di posa per la zona in esame.

Le soluzioni variano a seconda del carico neve di progetto e possono essere molteplici: aggiunta di un profilo supplementare, scelta di staffe rinforzate, aumento del numero di staffe e combinazioni di queste tre opzioni.

Quanto costa l’installazione di un impianto fotovoltaico?

E qui arriviamo al punto più delicato: il prezzo. Quante volte hai visto offerte aggressive con preventivi stracciati, apparentemente con gli stessi pannelli e inverter?

La verità è che il risparmio non arriva dai componenti principali (quelli che tu puoi confrontare facilmente), ma da tutto ciò che non vedi. Ecco come si fa a tagliare i costi:

  • Staffe di qualità scadente: – 300 €
  • Viti e materiale elettrico economici: – 200 €
  • Manodopera ridotta all’osso: – 600 €

👉 Totale risparmio: 1.100 € + IVA per un impianto da 4 kW.

Sottraendo anche un margine aziendale, la differenza tra un impianto ben fatto e uno al risparmio può arrivare a 1.500 € a parità di pannelli e inverter. E per impianti più grandi (6-7 kW) la differenza supera facilmente i 2.000 €.

Ti racconto un caso reale: Mario aveva scelto l’offerta più economica, convinto di risparmiare 700 €. Dopo pochi mesi ha dovuto sborsare 1.520 € per riparare staffe e cablaggi difettosi. Risultato? Ha speso di più rispetto a chi aveva scelto subito qualità.

Ricorda: un impianto fotovoltaico deve durare 25-30 anni. Risparmiare oggi 1.000 € per poi spenderne il doppio in riparazioni non è un affare, è un incubo.

Permessi e regole per installare pannelli fotovoltaici

Un’altra domanda frequente è: quali permessi servono per installare un impianto fotovoltaico?

La buona notizia è che nella maggior parte dei casi non serve nessuna pratica edilizia complessa:

  • Fino a 20 kW di potenza destinati all’autoconsumo, l’impianto rientra nell’“edilizia libera”. Serve solo una comunicazione al Comune (CILA o SCIA, in base ai regolamenti locali).
  • Nei condomini è necessaria l’autorizzazione dell’assemblea.
  • In zone sottoposte a vincoli paesaggistici possono servire permessi specifici.

In ogni caso, un installatore qualificato si occupa anche di tutta la burocrazia, evitando brutte sorprese.

Come devono essere installati i pannelli fotovoltaici?

Ultimo ma non meno importante: la posa in opera. Puoi avere i migliori pannelli sul mercato, ma se l’installazione pannelli fotovoltaici non è fatta a regola d’arte, i problemi arriveranno presto.

Ecco i requisiti di un lavoro fatto bene:

  • staffe e viti certificate, resistenti a vento e carico neve,
  • fissaggio sicuro senza danneggiare le tegole,
  • cablaggi ordinati, protetti e con materiali certificati,
  • inverter posizionato in ambiente ventilato, accessibile e sicuro.

Se un’azienda ti propone l’installazione di impianti fotovoltaici in poche ore a costi ridicoli, sappi che il prezzo lo pagherai dopo, in infiltrazioni, guasti e spese extra.

Bene, adesso hai le conoscenze minime indispensabili per fare delle valutazioni di massima sulla convenienza di un impianto fotovoltaico (se hai letto tutto l’articolo ne sai più della maggior parte degli elettricisti e dei commerciali che vendono fotovoltaico, complimenti!)

Ciao alla prossima

Stefano Nichelatti

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